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La composizione di un nuovo progetto non è mai l’imposizione di un assoluto formale ma il raggiungimento della fine di un percorso che ha accomunato Committenza ed architetto. Per potere continuare ad essere “bello” un manufatto deve essere valorizzato da un dialogo e quanto più questo sarà serrato ed elevato tanto più il risultato ottenuto non soffrirà dei capricci del tempo e delle mode ma sarà consegnato ad un futuro che non solo lo riconoscerà nella forma ma lo giustificherà anche nel suo intimo essere legato alla memoria di chi lo commissionò. Un committente non deve cercare in un progètto quello che non ha , ma deve ritrovare in questo dei significati e delle forme che percepiva ma non riusciva ad esprimere in stabilità, tecnica e proporzioni ed è compito dell’architetto il riordinare le idee allargandone il respiro nella sicurezza di una dimensione che è Equilibrio e sobrietà . Partecipare ad un sogno di spazio è il mio lavoro; i miei restauri ed i miei consolidamenti non sono altro per me che il piacere di poter condividere la scoperta di un manufatto nelle sue più intime dimensioni e nelle sue “vite” col fine di poter garantire all’oggetto di progètto il suo permanere nel tempo dopo essere stato fruito, amato e riletto in questo presente .

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GUIDO MANZI - ARCHITETTO                           CELL. +39 3292110678                        MAIL
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